NotizieWataru Endo rivela il segreto del suo adattamento in Premier League al Liverpool
Wataru Endo afferma che l'intensità degli allenamenti del Liverpool è stata una delle ragioni principali del suo rapido adattamento alla Premier League dopo il suo arrivo la scorsa stagione.
Il numero 3 è passato al Merseyside dallo Stoccarda, squadra della Bundesliga, nell'estate del 2023, rafforzando così i ranghi di centrocampo dei Reds.
Endo ha giocato un ruolo importante nella sua stagione d'esordio ad Anfield, collezionando 43 presenze in tutte le competizioni, 29 delle quali nella massima divisione.
È stato anche protagonista di una memorabile finale di Carabao Cup contro il Chelsea a Wembley, l'ultimo trofeo di Jürgen Klopp da allenatore, e ha aiutato il Liverpool a tornare in Champions League con un terzo posto in campionato.
«Mi ci è voluto un po' di tempo per adattarmi, ma qui gioco a Liverpool, quindi anche in allenamento l'intensità è così alta. Abbiamo tanti giocatori di qualità. Penso che sia anche una buona cosa per me adattarmi alla Premier League.
«Ci alleniamo come se giocassimo in Premier League ogni giorno, penso che questo abbia reso me e noi più forti».
Endo è stato utilizzato sia a centrocampo che nella difesa centrale con Arne Slot da quando l'allenatore è arrivato la scorsa estate.
Il nuovo allenatore ha elogiato il motto del capitano giapponese «schierarsi prima di sé» in questa stagione, sapendo di poter contare su di lui ovunque sia necessario.
«Penso che difensivamente si tratti di recuperare la palla e cercare di avere una buona organizzazione a centrocampo», ha aggiunto Endo. «Penso che sia il mio stile.
«Cercherei sempre di massimizzare il nostro team. Cerco sempre di aiutare i miei compagni di squadra a giocare bene. Penso che sia anche il mio punto forte
.«Se gioco nel numero sei, devo fare il lavoro sporco, ovviamente! Devo avere un buon rapporto con i difensori, ma anche aiutare i miei compagni
di squadra».Ha continuato: «Se vogliamo essere i migliori giocatori, dobbiamo essere sia difensivi che offensivi. Certo, devo almeno difendermi bene, ma cerco sempre di fare la differenza. Cerco di giocare in modo molto semplice; non credo di poter essere più creativo, ma cerco di giocare in modo semplice e in avanti e cerco di cambiare squadra».
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